Fuggi da Foggia? No, vieni a Foggia e pianta pale

Fuggi da Foggia? No, vieni a Foggia e pianta pale

C’è un detto, tra il sarcastico e lo storico, di cui non si conosce bene l’etimologia, ma che ancora oggi è largamente in uso: fuggi da Foggia. Poi, chissà se aggiunto dopo, oppure facente parte dell’originario detto, continua con non per Foggia ma per i foggiani.

Ora, non sappiamo chi lo disse per la prima volta, se addirittura Federico II (versione fatta propria da alcuni) o dal teologo molisano Francesco Longano, raccontato in un lungo articolo di Antonio Ventura, intitolato Fuggi da Foggia! La città vista dagli altri, nel Settecento e nell’Ottocento, che – nel visitare Foggia – rimase inorridito dalle condizioni igienico-sanitarie, dalla superbia degli uomini e dalla lascivia delle donne. Poi c’è un’altra versione, raccontata in poesia dall’avvocato napoletano Giuseppe Adabbo, verso la fine dell’Ottocento, che si conclude proprio con Fuggi fa Foggia (la si può leggere qui).

Non lo sappiamo, però possiamo immaginare che il detto è ancora attuale proprio perché la città – come del resto tutto il circondario – è ancora abbondantemente in uno stato di abbandono da parte delle Istituzioni pubbliche, in mano a potenti (quanto semi-sconosciuti) gruppi criminali – pari a ferocia ai confratelli di camorra e ‘ndrangheta – che controllano grosse fette di attività produttive e non, nonché in precarie condizioni igienico-sanitarie, certo non assimilabili a quelle raccontate nell’Ottocento, ma poco ci manca.

Insomma, se fuggi da Foggia pare quasi essere un leit motiv e una ragione più che plausibile per quella parte sana del tavoliere e del Gargano che cerca migliori condizioni di vita, non pare – invece – fare da deterrente a chi, in quelle zone, ci vuole investire. E pure in abbondanza.

Tornando seri (per un attimo) e chiudendo la goliardica parentesi introduttiva, quello che ci preme sottolineare, con quest’articolo, è il profondo, cruento, ignobile attacco, da parte delle Società del settore energetico, nei confronti di un territorio che non merita di finire per diventare la centrale elettrica d’Italia.

Eppure pare che questa sarà la sua sorte.

Certo, con energia pulita, eh? Così nessuno si sentirà di attaccare le speculazioni in atto, per non essere chiamato bigotto, conservatore ed essere etichettato tra quelli che dicono NO a prescindere. E, già che ci siamo, pure Nimby, che non si sa mai.

Dicevamo, Foggia non merita questo. La città, come tutta la zona, merita ben altro. E lo dimostra sin dall’epoca romana, quando divenne il granaio dell’impero, per poi – lungo tutto il XX secolo – essere definita il granaio d’Italia. E ancora oggi l’agricoltura è la principale attività economica di tutto il comprensorio.

Dunque Foggia merita attenzione, di essere rivalutata, di superare quelle enormi criticità che ne fanno una zona sì produttiva, ma ricca di contraddizioni, dove le condizioni di vita delle classi più disagiate sono rese ancor più difficili dall’inesistenza di servizi pubblici (a partire dalla banale, quanto importante, gestione dei rifiuti) e dall’esistenza di un caporalato – diretta e indiretta emanazione della criminalità organizzata – che riporta il lavoro salariato ai livelli di sfruttamento di ottocentesca memoria.

Foggia non merita, invece, di finire per diventare il più grande parco eolico del mondo. Senza esagerazioni, è ciò che potrebbe diventare se tutti i progetti oggi presentati in VIA (Valutazione di impatto ambientale) del Ministero della transizione energetica, dovessero essere approvati.

Parliamo di 1150 aerogeneratori, che produrranno una potenza nominale di 5858,9 MW. Ossia quasi 6 GW, praticamente come fossero due grosse centrali nucleari. Il tutto in un’estensione di appena 7.000 mq. Ma, ancor peggio, tutte concentrate in zone specifiche.

Lo schema sottostante spiega meglio la faccenda. Nella prima colonna troviamo il nome della società proponente, accanto il numero di aerogeneratori da installare, con la relativa potenza nominale e, infine, nell’ultima colonna, i comuni coinvolti.

Noterete subito quanto alcuni comuni siano ricorrenti. Perché? Lo abbiamo spiegato in altri articoli: perché le stazioni cui si collegheranno sono poche e tutte presenti in determinati comuni. Quindi i proponenti fanno a gara ad accaparrarsi la zona più vicina alla relativa stazione elettrica gestita da Terna, perché più ci si allontana e maggiori saranno i tracciati interrati per far passare i fili, dunque maggiori saranno i costi e le rogne.

Chiaramente maggiori saranno anche i danni ambientali.

Società proponente N. pale MW Comuni
ERG Wind 4 S.r.l. 9 42 Volturara Appula (FG)
E2i energie speciali srl 10 42 Troia (FG)
Inergia S.p.A. 11 61,6 Stornara (FG)
wpd Monte Cigliano S.r.l. 23 121,9 Lucera, Biccari, Troia
Enerwing S.r.l. 10 60 San Severo
NVA S.r.l. 27 162 San Severo
NVA S.r.l. 63 378 Foggia
Innogy Italia S.p.A. 12 54 San Severo
Eolo 3W Sicilia S.r.l. 6 33,6 Troia (FG)
SEAENERGY S.r.l. 67 402 Cerignola (FG)
Winderg s.r.l. 8 33,6 Ascoli Satriano (FG)
Parco Eolico Borgo Mezzanone S.r.l. 24 130,2 Manfredonia (FG) e Foggia
NVA S.r.l. 116 696 Lucera (FG)
Posta delle Canne S.r.l. 10 56 Ordona, Stornara (FG)
New Green Energy S.r.l. 14 58,8 Orta Nova, Cerignola (FG)
Torre Giulia Wind S.r.l. 13 54,6 Cerignola, Stornara (FG)
ATS Engineering S.r.l. 25 150 Lesina (FG)
ATS Engineering S.r.l. 10 60 Foggia
ATS Engineering S.r.l. 21 126 Lesina, San Paolo di Civitate (FG)
ATS Engineering S.r.l. 11 66 Cerignola (FG)
ATS Engineering S.r.l. 11 66 Cerignola (FG) – Alpha 6
ATS Engineering S.r.l. 33 198 Lucera (FG)
ATS Engineering S.r.l. 10 60 Lesina, San Paolo di Civitate (FG)
Enel Green Power Italia S.r.l. 10 60 Ascoli Satriano, Cerignola (FG)
Enel Green Power Italia S.r.l. 8 48 Ascoli Satriano, Candela (FG)
FARPOWER 3 S.r.l. 9 50,4 San Marco la Catola (FG)
Giannutri Energy S.r.l. 9 50 Serracapriola, Torremaggiore (FG)
Innogy Italia S.p.A. 10 48 Volturino (FG)
SEAENERGY S.r.l. 22 132 Cerignola (FG)
sinergia EWR1 S.r.l. 19 115 Rocchetta Sant’Antonio, Candela, Sant’Agata di Puglia, Ascoli Satriano e Deliceto (FG)
Sinergia EWR2 S.r.l. 8 48 Deliceto (FG)
Spirit S.r.l. 56 336 Castelluccio dei Sauri, Ascoli Satriano, Ordona (FG)
Spirit S.r.l. 51 306 San Severo, San Paolo di Civitate (FG)
wdp Triolo S.r.l. 29 174 San Severo (FG)
Wind Energy La Rocca S.r.l. 10 43 Foggia
Renvico Italy S.r.l. 8 33,6 Orsara di Puglia, Troia, Bovino (FG)
Renvico Italy S.r.l. 8 33,6 Casalvecchio di Puglia, Torremaggiore (FG)
Tozzi Green S.p.A. 12 40,8 Ascoli Satriano, Cerignola (FG)
Tozzi Green S.p.A. 14 47,6 San Severo (FG)
Wind Energy Sant’Agata S.r.l. 11 39,6 Sant’Agata di Puglia (FG) e Deliceto (FG)
Inergia S.p.A. 10 42 Orta Nova (FG)
Lampino Wind S.r.l. 19 79,8 Orta Nova, Stornara (FG)
Renvico Italy S.r.l. 10 42 San Paolo di Civitate, Torremaggiore (FG)
Renvico Italy S.r.l. 10 42 Lesina, San Paolo di Civitate, Apricena, Poggio Imperiale (FG)
Renvico Italy S.r.l. 8 33,6 Lesina, San Paolo di Civitate, Apricena, Poggio Imperiale (FG)
Trevi Energy S.p.A. 65 195 Golfo di Manfredonia (FG) – Off-shore
Trevi Energy S.p.A. 50 150 Chieuti (FG)– Off-shore
Veneta Energia S.r.l. 19 79,8 Cerignola (FG)
Veneta Energia S.r.l. 12 50,4 Cerignola (FG)
Wind Energy Ascoli S.r.l. 12 43,2 Ascoli Satriano, Deliceto (FG)
Wind Energy Castelluccio S.r.l. 12 43,2 Castelluccio dei Sauri, Deliceto (FG)
WPD Parco Eolico Marino Gargano Sud S.r.l. 85 340 Zapponeta, Manfredonia, Cerignola (FG)
TOTALE PALE EOLICHE E POTENZA 1150 5858,9

Siamo davvero sicuri che questa sia la giusta strada per la transizione energetica? Sacrificare un’intera provincia (che già sta dando tanto in termini di produzione energetica, con più di 30 parchi eolici disseminati in tutta la provincia) per accontentare gli interessi di società che traggono profitti senza garantire una produzione ottimale, di qualità ed efficiente (ne abbiamo parlato qui) non è proprio la strada migliore per la transizione energetica.